Mostra "CUB3S"_Spazio espositivo "PerArtEM"

locandina CUB3S_PerArtEM

Mercoledì 13 marzo 2024 dalle 8.30 alle 11.00, presso l’auditorium “Mario Verdone” dell’IIS Via Roma 298 di Guidonia, sarà inaugurata la mostra CUB3S, omaggioaperto e incompleto, allestita nello spazio espositivo PerArtEM. L’iniziativa è inserita tra gli eventi italiani dell’idm314, Giornata Internazionale della Matematica.

La mostra presenta gli esiti di tre progetti sviluppati dagli studenti dell’istituto nel triennio 2021-24 che hanno come oggetto d’indagine il cubo, in particolare i risultati dei laboratori portati avanti in funzione della candidatura al Premio Archimede 2023.

Programma

08.30 – 09.00    Saluti di benvenuto | Introduzione

Eusebio Ciccotti, DS dell’istituto                             

Roberto Ianigro, Docente di Disegno e storia dell’arte, referente dei progetti in mostra

09.00 – 10.15    Interventi

Mauro Lombardo, Sindaco del Comune di Guidonia Montecelio

Michele Cesario, Colonnello dell’Aeronautica Militare, Comandante del 60° Stormo

Giuseppe Paci, Direttore della Buzzi Unicem di Guidonia

Francesco Leone, Storico dell’arte, Presidente del corso di laurea del Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara

Roberto Natalini, Matematico e Direttore dell'IAC-CNR, Istituto per le Applicazioni del Calcolo - Consiglio Nazionale delle Ricerche

Alessandro Gambini, Professore associato presso il Dipartimento di Matematica Guido Castelnuovo di Sapienza Università di Roma

Federico Borzelli, Storico dell’arte, Responsabile PCTO del museo MAXXI di Roma

Monia Montana, Responsabile regionale del programma Startupper School Academy di Lazio Innova

Stefano Gigli, Responsabile regionale della rete dei laboratori dei FabLab di Lazio Innova

10.15 – 10.30    Performance, Partitura per flauti e cubi aperti incompleti

10.30    Visita della mostra                        

CUB3S propone tre possibili declinazioni del tema del cubo che si differenziano per le modalità operative messe in campo: operazioni strutturali (incomplete open cube reloaded), operazioni booleane (and or not) e operazioni proiettive (shaping sunlight and shadow). Le tre proposte sono accomunate da un marcato carattere processuale: le scelte progettuali sono state riservate alla strutturazione logico-matematica dei tre processi che sottendono gli esiti raggiunti rinunciando così ad ogni arbitraria formalizzazione, coerentemente con il carattere neutro e standard della forma cubica. La mostra è immaginata come un omaggio al cubo, un omaggio necessariamente incompleto ed aperto. Aperto perché i tre processi sono passibili di approfondimenti e alcuni passaggi potrebbero richiedere ulteriori verifiche. Incompleto perché risulterebbe velleitario pensare di esaurire in tre proposte l’interpretazione del tema.

Le motivazioni della scelta/non scelta del cubo come incipit per i tre progetti è in linea con quanto afferma Sol LeWitt.

La caratteristica più rilevante del cubo è che è relativamente poco interessante.

Confrontato con qualsiasi altra forma tridimensionale, manca di qualsiasi forza aggressiva, non implica movimento ed è minimamente emotivo.

Quindi è la migliore forma da usare come elemento base per qualsiasi altra complessa funzione, l’elaborazione grammaticale dalla quale il lavoro può procedere.

Perché è standard ed è universalmente riconoscibile, nessuna intenzione è suggerita all’osservatore.

E’ immediatamente evidente che il cubo rappresenta il cubo, una figura geometrica che, di per sé, è incontestabile.

L’utilizzo del cubo elimina la necessità di creare una nuova forma e consente di riservare l’invenzione per il processo ideativo.

La mostra è allestita nello spazio espositivo Per ArtEM ubicato nello space in between (corridoi, disimpegni e corpi scala - il connettivo dell’IIS Via Roma 298 di Guidonia - sono permanentemente utilizzati per ospitare tanto i risultati dei progetti svolti quanto proposte di storytelling tridimensionale). Il layout espositivo è caratterizzato dalla tematizzazione di due pareti contrapposte. Dalla scoperta: tre pannelli in legno, immaginati come lavagne, raccontano i processi logico-matematici che strutturano i tre progetti (disegni, grafici e testi esclusivamente bianchi su fondo nero) e si alternano a manufatti realizzati in collaborazione con i partner dell'iniziativa. All'invenzione: la parete opposta ospita invece i risultati dei tre progetti e dei laboratori (disegni, foto, immagini e un’installazione). Chiude il percorso espositivo un murale esterno.

I contenuti della mostra sono visionabili accedendo al sito web CUB3S.

https://sites.google.com/view/cub3s/home-page

trailer CUB3S

https://www.youtube.com/watch?v=E_y54KgT8bg&t=3s

Ultima revisione il 12-03-2024